Vicenda statuto Inda
Grazie alle inchieste di «Libertà Sicilia» che l’INDA si trova il nuovo statuto. Come non ricordare la rivoluzione interna all’Inda con il subentro di un commissario nominato dal ministro Franceschini grazie alle inchieste di «Libertà Sicilia» del 24 e 26 gennaio 2016 finite sul suo tavolo, nel quale si denunciavano presunte commistioni del consigliere delegato Walter Pagliaro con attività dello stesso nell’ambito della stagione «Metastasio 2015-2016» in svolgimento in quel periodo a Prato manifestando una sorta di conflitto di interessi.
La rappresentazione teatrale che si teneva al Metastasio non aveva, ovviamente, nulla a che vedere con l’Inda.
Si trattava dell’attività poliedrica che il regista e attore svolgeva in maniera autonoma e in rapporto con altri registi. «Pagliaro al Metastasio aspettando il Cga dell’Inda» e «Quell’insanabile governo dell’Inda» questi i titoli di libertà che portano dritto-dritto al Commissariamento dell’Inda in virtù dal fatto del presunto ruolo promiscuo del Sovrintendente-Consigliere delegato.
Denuncia contestuale con l’ex sindaco Garozzo, occorre riscrivere un nuovo statuto per distinguere le due figure. Arriva il commissario Pinelli, un ing. Idraulico, ed intanto il primo a farne le spese e fuori dagli aspetti promozionali è stata «Libertà Sicilia» che grazie al quale rinasce l’INDA. Assurdo, anziché sostenere una voce libera, si penalizza. Quell’istituto coinvolto in vicende giudiziarie in fatto di veicolare il budget a proprio piacimento, ancora in corso il processo.
Nel mese di febbraio del 2001 viene contattato da importanti personalità per averlo scelto, da una rosa di importanti nominativi, per conferirgli, per meriti professionali, la LAUREA HONORIS CAUSA DALLA PRESTIGIOSA «LINCON UNIVERSITY» DI NEW MESSICO (USA) in «Scienze dell’Informazione», il titolo «doctor» riconosciuto dal tribunale di Cuneo che in Italia equivale alla Facoltà di Scienze delle Comunicazioni.
Joe Bianca
