
Avevo sempre sognato di fare il giornalista
Nell’aprile del 1983 prende vita il «Giornale di Siracusa», settimanale di attualità, a diffusione interprovinciale, che annovera le firme più prestigiose del giornalismo siracusano.
Nello stesso anno nasce il periodico di inserzioni economiche ed informazione «Portobello Sicilia» da lui fondato e diretto, che nel volgere di pochi anni e grazie al consenso dei lettori, incrementa la sua cadenza di uscita in trisettimanale (martedì, giovedì e sabato) un successo editoriale con distribuzione anche a Ragusa e Catania e relative province.
Il giornalista-editore comprende l’importanza di piazze come quella catanese, affamata di calcio. E’ così che nasce il periodico «Alè Catania».
Siamo nella stagione 1985-86, e il quindicinale di informazione sportiva, s’impone sulla scena editoriale come supplemento di «Portobello Sicilia», distribuito all’ingresso dello stadio Massimino in omaggio ai sostenitori rossazzurri, ogni qualvolta la squadra rossazzurra era impegnata in casa. Nel periodico scrivevano firme importanti dello sport catanese come Salvo La Rosa, anche lui agli albori della professione. Da allora nessun’altra tal iniziativa è stata intrapresa come quella di Alè Catania.
- Nel mese di gennaio 1987 dal «Centro Siculo per la diffusione della Cultura, Catania»; nonché dal «Magistero Siculo di Servizi Sociali Siracusa» viene conferito a Giuseppe Bianca, per alti meriti sociali e giornalistici, il Diploma di Assistente Sociale.
- Nel primavera del 1989 è unico promotore per la fondazione, nella provincia di Siracusa, della Federazione Italiana Agente Immobiliare Professionale (oltre 20 aziende) che orbitano nel trisettimanale «Portobello Sicilia».
- Nel 1999 Bianca riceve il «Premio Italia che Lavora, Uomini e Aziende 1999». La nomination è giunta da una commissione tecnica nazionale del premio, con sede a Bologna, sulla scorta del fatto che l’attività giornalistica si è distinta nel settore di attività in cui operava ormai da quasi venticinque anni;
Tra gli anni 80-90 a Siracusa v’è un fiorire di iniziative editoriali di quotidiani
Il Diario
«Il Diario» inaugura l’era dei quotidiani di Siracusa, editore il finanziere d’assalto Giancarlo Parretti, nelle edicole dal settembre 1976 fino al 30 giugno 1984, tutti di quel nuovo formato tabloid che si andava imponendo negli anni ’70 e di cui Repubblica è stato il capofila in Italia. Con l’appoggio di Graziano Verzotto, che diede fiducia al giovane e ambizioso socialista umbro e di un altro democristiano, Francesco Vulcano, il quotidiano prende piede. Ma Parretti vuole fare tutto da solo, sganciandosi dalla politica: nel 1975 Verzotto si rifugia a Parigi, coinvolto nello scandalo di “fondi neri” della Banca Privata di Michele Sindona, quando, appunto, l’Ente Minerario Siciliano, di cui Verzotto era presidente, depositava partite economiche a tassi di interesse maggiorati, tali da assicurare a Verzotto una forte commissione, ritrovandosi anche tra i soci “occulti” di Parretti in Interpart, una società finanziaria che investì nell’editoria, perchè Parretti intuì che allora “era un settore in grosse trasformazioni”.
Il Giornale del Sud
«Il Giornale del Sud», più catanese che siracusano, ma che citiamo poiché ebbe come direttore Pippo Fava, giornalista originario di Palazzolo Acreide, comune in provincia di Siracusa, con sangue siracusano, quindi, e la schiena dritta dal giugno 1980 fino a novembre 1982.
La Gazzetta di Siracusa
La «Gazzetta di Siracusa» altro tentativo di quotidiano locale che uscì da marzo 1984 fino al 30 novembre1986, sempre formato tabloid da 12 a 18 pagine in bianco e nero, editore l’avv. Giuseppe Bozzanca, noto professionista vicino al partito Socialista Italiano, già titolare a Siracusa di un’avviata tipografia che spostò, ammodernandola, alla Targia di Siracusa. Direttore responsabile furono Enzo Argante, Giovanna Quasimodo e Giuseppe Mazzone.
Il Gazzettino di Sicilia
Il «Gazzettino di Sicilia» il 15 aprile 1995 esce come quotidiano della sera, direttore editoriale Claudio Manzella, editrice Coiges a.r.l. formato tabloid, due colori, poi tornato al tradizionale mattino, diretto da Pino Filippelli e poi da Corrado Cartia, uscito fino a tutto il 1996.
La Voce di Siracusa
«La Voce di Siracusa» il 12 marzo 2004 arriva in edicola. Un nuovo quotidiano locale, edito da Giovanni Di Lorenzo e diretto da Corrado Cartia, giornalista, riprendendo una vecchia testata omonima siracusana di Giuseppe Incastrone degli anni cinquanta, che concluse le pubblicazioni il 21 maggio del 2004, ma nel febbraio 2005 riuscirà sempre, ancora, con l’editore Giovanni Di Lorenzo nel febbraio 2005 con direttore Daniele Carrozza come La Nuova Voce di Siracusa settembre 2005 fino al luglio 2006. Passata la grande novità delle pubblicazioni dei quotidiani siracusani, ahimè con vita molto breve.
Libertà Sicilia
«Libertà Sicilia», quotidiano di Siracusa, nasce nel 1987 fondato dallo stesso Giuseppe Bianca che ne è a tutt’oggi il direttore responsabile, inizia le pubblicazioni ufficialmente il 25 maggio 1996 con l’editoriale di Enzo Biagi, apripista della nuova frontiera dell’informazione locale. S’impone come il quotidiano più longevo di Siracusa. Quanta storia raccontata con deontologia professionale, senza enfasi o strumentalizzazione. Siamo qui con la passione e l’amore di sempre al servizio del nostro territorio. Il mondo dei quotidiani cartacei però è destinato a cambiare. La difficoltà, per tutti, è trovare un punto di equilibrio economico-finanziario che possa garantire la sostenibilità di un sistema editoriale ibrido basato su carta e giornale sfogliabile online. Ma in prospettiva il valore generato dalla carta dovrà essere trasferito su web in Pdf, da differenziarsi con i numeri di accesso ai siti di informazione internet.
I primi numeri del quotidiano «Libertà Sicilia» vengono distribuiti gratuitamente nei locali pubblici della città con gli «strilloni». La veste grafica inedita propone una prima pagina ad otto colonne, mentre all’interno veniva rispettato il formato tabloid, che diverrà ben presto la caratteristica del quotidiano. All’inizio si pose il problema dell’omonimia con uno fra i più antichi quotidiani d’Italia. Ma uno scambio epistolare fra gli uffici legali delle due testate, spazzò via ogni dubbio sulla genuinità dell’iniziativa siracusana.
Alla fine del 1996 l’esordio nelle edicole ad un prezzo di copertina di 500 lire con sedici pagine interamente dedicate alla cronaca di Siracusa e provincia.
LIBERA di don Ciotti
Nella sede di «Libertà Sicilia», nel 1994 fa esordio a Siracusa l’associazione LIBERA di don Ciotti con la reggente Giusi Aprile che in pochi anni con la sua rubrica settimanale nel quotidiano si afferma riscontrando una coesione nata con la finalità di contrastare attivamente mafie e corruzione, promuovendo nel concreto tutta una serie di attività a sostegno della giustizia sociale e della tutela dei diritti delle persone e delle vittime. Dall’avvio su «Libertà Sicilia», dopo alcuni anni trova ospitalità presso l’ente Provincia retta dal presidente Bruno Marziano.
Giuseppe Ciarrapico
Imprenditore romano, politico e editore italiano. Senatore del Popolo della Libertà, pose interesse nel 2000 di rilevare il quotidiano di Siracusa, «Libertà Sicilia». Ciarrapico controllava numerosi quotidiani locali, tra i quali Ciociaria Oggi, Latina Oggi e Nuovo Oggi Molise (mentre, tra gli altri, si annoverano anche Nuovo Oggi Castelli, Nuovo Oggi Guidonia e Nuovo Oggi Viterbo), che fanno capo a due società editoriali: Nuovo Oggi srl, ed Editoriale Oggi srl.
La trattativa della cessione, condotta a Siracusa con la presenza di Giuseppe Ciarrapico in un noto albergo di Siracusa non andò importo per il rifiuto di Bianca che non volle privare il territorio di una voce tutta e solo made in Siracusa. Un atto di coraggio che riscosse il plauso generale.
Fermento in redazione, il nuovo avanza
Il sistema Mac Classic SE 1/40 fa apparizione nella sede di Riviera Dionisio il Grande 187 dove si pensa in grande, il sistema nuovo viene scelto da tante proposte sul momento come la Olivetti e IBM ma dal sistema di impaginazione tradizionale all’informatizzazione in redazione prevalse il sistema Mac sistema operativo di Apple dedicato ai computer Macintosh fa ingresso per la prima volta a Siracusa, acquistato al Centro informatica di via Firenze a Catania, alle spalle del tribunale, allora unico rivenditore in Sicilia. Il titolare era l’ing. Lo Giudice con il quale instaurammo un rapporto di amicizia e collaborazione con la relativa progettazione informatica di programmi esclusivi. Per fortuna il primo computer a Siracusa è uscito indenne dall’incendio appiccato dalla malavita locale alla nostra sede per diverse inchieste sul territorio, ancora oggi custodito nella sede di via Mosco). Un’esperienza entusiasmante che ci alleggeriva e incrementava il lavoro. Quanti momenti importanti con l’evoluzione che seguivamo costantemente del sistema Mac. Il “Classic” Mac OS, cioè il sistema operativo montato sul primo modello di Macintosh nel 1984 ed evoluzioni, attraverso numerose versioni, fino al 2001 (attualmente non più sviluppato). Il primo computer ad utilizzare la prima versione di Mac OS Classic fu Macintosh 128K, considerato il primo Mac, anche se altri computer formati solo da hardware (come Apple I, II, Apple Lisa, ecc.) precedentemente erano già stati creati. L’ultima versione invece è uscita il 5 dicembre 2001 con Mac OS 9.2.2.
Autunno del 2000,
Nell’autunno del 2000, un incendio distrugge parzialmente il portone della sede di Riviera Dionisio il grande. Solo l’intervento provvidenziale dei vicini, che si prodigarono allo spegnimento con il successivo intervento dei Vigili del Fuoco di Siracusa, i danni sono stati limitati. L’attentato incendiario era riferito dopo attenta analisi ad alcuni servizi e inchieste giornalistiche. Reagimmo con veemenza con un titolo a carattere cubitali che campeggiava in prima pagina: «Non abbiamo paura», ricorda che il giorno successivo ricevette un colpo di pistola in pieno giorno in tipografia con sede in via Elorina 13, che danneggiarono la porta di vetro lasciando la traccia del foro del proiettile. Succedettero giorni di angoscia e ma anche di trepidazione in Bianca e nei suoi più stretti collaboratori, il redattore Francesco Nania e il giornalista Concetto Alota. Solidarietà piovve da tutte le parti senza distinzioni politiche.
Bianca nel 2000, insieme con tutta la redazione, fece quel salto auspicabile di qualità e la trasformazione del giornale dal formato tabloid a quello interamente stile “lenzuolo” mantenuto fino al 2010, con venti pagine quasi tutte dedicate a Siracusa e provincia oltre che diverse pagine nazionali di cronaca e sport.
«www.libertasicilia.it» dal 2001 la testata occupa un dominio anche sulla rete Internet ed è uno dei pochi domini di quotidiani in Sicilia prima dell’avvento dell’esplosione di Internet.
Il mondo del giornalismo online è sicuramente più fluido rispetto alla classica trafila che prevedeva la gavetta nelle grandi redazioni. Anche se, parere di tutti, avere una base solida in una redazione qualificata di stampa può essere una buona partenza.
www.portobellosicilia.it dal 2001 sarà presente con un dominio anche sulla rete Internet.
Joe Bianca
