
Il progetto «Siracusa verso il 2000»
Giuseppe Bianca avvia, collaborato dalla redazione, oltre 30 tavole rotonde sotto l’egida del quotidiano «Libertà Sicilia» presso le sale conferenza di rinomati hotel cittadini dove potere affrontare lo stato di salute dell’economia siracusana e nuove possibilità di sviluppo della nuova economia del futuro.
I primi incontri si svolsero presso il Motel Agip di via Teracati e a sedersi attorno al tavolo il neo sindaco di Siracusa, Giambattista Bufardeci eletto il 22 dicembre 1999 e il neo presidente della Provincia regionale Bruno Marziano, eletto il 7 giugno 1998; entrambi 46enni.
Due giovani con programmi importanti per il territorio. Con loro ci fu subito feeling nell’intraprendere nuove strade per lo sviluppo cittadino e provinciale. Gli altri incontri succedettero con tutti i settori economici.

Quattro autorevoli esponenti politici della provincia di Siracusa in uno degli incontri di “Siracusa verso il 2000”.
L’Autodromo di Siracusa
In quel periodo si presentò l’opportunità per Giuseppe Bianca di riportare a Siracusa Tony Brook, vincitore nel 1955, a bordo di una Connaught della scuderia britannica, del Gran Premio di Formula 1 che si correva sul circuito degli Aranci. Venuto con altri suoi colleghi ex piloti di Fornula 1, a bordo delle auto d’epoca, Brook diede il proprio a risvegliare le coscienze siracusane per riqualificare l’autodromo. L’iniziativa ebbe riscontro sulla stampa locale grazie al patrocinio del presidente dell’ex Provincia regionale, Bruno Marziano, che, con rinnovato entusiasmo, avvia l’iniziativa di riqualificazione dell’autodromo a tutt’oggi, purtroppo incompleto al punto che il Libero consorzio comunale, proprietario dell’impianto di contrada Fusco, lo ha messo all’asta.
Nuovo Ponte di collegamento Ortigia
Altro cavallo di battaglia di «Libertà Sicilia» è stato l’individuazione del nuovo Ponte per ragione di Protezione civile, attraverso un nuovo collegamento fra Ortigia e la terraferma. Si voleva realizzare tra l’area di via Trieste-via Mille-via Giaracà attraverso Riva delle Poste e la sponda opposta con via Eritrea-viale Montedoro. Quante battaglie e fiumi di inchiostro e alla fine la razionalità prese il sopravvento per la prosecuzione di via Malta con via Salvatore Chindemi. Il progetto ridusse notevolmente i costi della gara d’appalto tanto da pronunciarsi il sindaco Titti Bufardeci che con il risparmio della base d’asta si poteva abbattere e ricostruire nuovo il ponte sulle Poste. Non se ne seppe più nulla.
La Tangenziale di Siracusa
La tanto decantata nuova via del mare si è infranta sugli scogli della politica chiacchierona e inconcludente. Dalle colonne di Libertà avevamo lanciato diversi lustri fa con pagine intere, con l’aiuto di amici urbanisti, la progettualità di bretelle a servizio della zona Sud d’innesto con svincoli sull’asse Siracusa-Cassibile trasformandola nella vera tangenziale di Siracusa. Fino adesso nulla, orecchie da mercante.
Università a Siracusa
Le esigenze fondamentali e i servizi giornalistici legati al progetto «Siracusa verso il 2000» scaturirono l’idea della realizzazione a Siracusa di una Università diversificata da Catania. La cultura scientifica e tecnologica costituisce da almeno un paio di secoli un fattore fondamentale di sviluppo in tutte le società industriali. In questo tipo di società la sempre più larga utilizzazione di metodi e strumenti derivati dalla ricerca tecnico-scientifica non solo caratterizza i processi di organizzazione e produzione di beni e servizi, ma pervade praticamente ogni aspetto e ogni livello della vita quotidiana.
È necessario che si stabilisca un dialogo intenso e non occasionale tra gli attori del Sistema Ricerca e l’insieme dei cittadini. Svolgendo una sistematica attività di informazione e illustrando i progressi conoscitivi conseguiti o conseguibili e le ricadute utili per la collettività si contribuisce infatti a far crescere la consapevolezza diffusa che scienza e tecnologia rappresentano fattori fondamentali per lo sviluppo economico e per la crescita culturale e civile. L’obiettivo era quello di creare quei rami di crescita interconnessi con il mondo industriale in piena trasformazione, con l’energia, le discipline innovative di ricerca con la sinergia del polo industriale d’Europa. Nonché avviare altre nuove discipline sulla ricchezza dei nostri giacimenti culturali e del turismo.
Dopo tanto scrivere la politica finalmente decide di costituire tra la Provincia Regionale di Siracusa ed il Comune di Siracusa, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 31 del D. Lgs 18 Agosto 2000 n. 267 e le finalità di cui all’art. 8 della Legge 19 Novembre 1990 n. 341, un consorzio denominato “Consorzio per la Promozione della Ricerca Scientifica e lo Sviluppo degli Studi Universitari nella Provincia di Siracusa” con sede in Siracusa, in seguito denominato “Consorzio Universitario Archimede”, in forma abbreviata. A Siracusa, si attivarono: un corso di laurea in Beni Culturali, dipendente dall’Università di Catania, il progetto ha avuto, però, breve durata, e la realtà universitaria a Siracusa è rimasta, in definitiva, confinata al corso di laurea di Architettura. Il corso di laurea in Beni Culturali fu istituito nella sede di palazzo Impellizzeri in via Maestranza insieme con alla sede distaccata dell’ex circolo Unione di via Landolina.
Adesso la Struttura Didattica Speciale di Architettura è insediata in un ex-caserma, posta nell’estrema punta meridionale dell’isola di Ortigia a Siracusa. La caserma è stata ceduta dal Ministero della Difesa in uso gratuito e perpetuo all’Università di Catania.
L’Ufficio Manutenzione Straordinaria dell’Università, a seguito di una consultazione interna alla Struttura aperta al contributo di idee dei suoi docenti e ricercatori, ne ha predisposto un progetto di riuso con il quale l’Ateneo di Catania, in piena sinergia con il Consorzio Universitario Archimede, ha dato concreto avvio ad una scelta strategica già perseguita nel 1996-’97, anno di istituzione della Scuola, di porre basi solide al decentramento universitario inteso anche come motore di sviluppo e di recupero del centro storico di Siracusa il cui valore architettonico ed ambientale è tale da essere inclusa nella World Heritage List.
Ma l’obiettivo era quello iniziale dipartimenti: industria-energia-cultura-turismo e architettura a Siracusa fu disatteso di un’iniziativa possibile, mai realizzata, della realtà universitaria a Siracusa che è rimasta limitata alla scuola di Architettura e a poche altre esperienze.
Rimasti nel vuoto i richiami insistenti sull’istituzione di un’area artigianale, piano commerciale, piano utilizzo del demanio marittimo spiagge mai approdato al consiglio comunale, trasporti pubblici (vedi metropolitana-gommato), nuovo ospedale (?!?), il Piano particolareggiato di Ortigia, per il quale è stato fatto più volte revisione ma mai realizzato il vero Ppo, mai stato portato in consiglio comunale e al quale sono stati spesi 300-400 mila euro.
Joe Bianca
