
Il luogo dove si vive peggio in Italia, senza dubbio è Siracusa, lo rivela il Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, realizzato in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunto alla 23esima edizione. Gli indicatori di benessere su cui si basa la ricerca sono nove: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione-formazione e capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero.
Ultima in classifica Crotone, preceduta da Napoli e Foggia (che era ultima lo scorso anno). Il calo più pesante è quello di Taranto, dal 94esimo al 103esimo posto. Le altre quattro città nelle ultime posizioni – prima di Crotone e Napoli ci sono Foggia e Siracusa – erano andate male anche lo scorso anno. A metà classifica Roma, scivola al 54esimo posto (l’anno scorso era al 50/mo), seguita dalla prima provincia meridionale per qualità della vita, che è Matera.
«Nella fase di uscita dall’emergenza pandemica, sono le grandi aree urbane del Centro-Nord che hanno mostrato la maggiore resilienza», sottolinea il coordinatore della ricerca, Alessandro Polli, del dipartimento di Scienze sociali e economiche della Sapienza.
La qualità della vita viene definita «buona» o «accettabile» in 63 province su 107, lo scorso anno erano 60 su 107. Tradotto in termini di popolazione, 22 milioni 255 mila residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 25 milioni 649 mila residenti della passata edizione, pari al 42,5% della popolazione.
Milano prima per reddito e ricchezza il primo piazzamento già ottenuto lo scorso anno in termini di reddito e ricchezza. A seguire nel gruppo di testa troviamo Trieste, quinta lo scorso anno, Bologna e Parma. Le 27 posizioni di testa (due in meno rispetto allo scorso anno) comprendono quasi esclusivamente province dell’Italia settentrionale. Vi figurano in particolare 11 province del nord ovest (contro le 13 della passata edizione), di cui 5 in Piemonte, nell’ordine Torino, Novara, Vercelli, Biella e Cuneo; 5 province lombarde (una in meno rispetto al 2020): Milano, Monza e della Brianza, Lecco, Cremona e Bergamo; Genova in rappresentanza della Liguria.
Il nord est a sua volta è rappresentato da 15 province (due in più rispetto alla passata edizione): le due province del Trentino-Alto Adige; Belluno, Verona e Padova in Veneto; tutte le province del Friuli-Venezia Giulia ad eccezione di Gorizia; tutte le province dell’Emilia Romagna ad eccezione di Forlì-Cesena e Rimini. L’unica provincia (contro le 3 dello scorso anno) a rappresentare l’Italia centrale nel gruppo di testa è Firenze.
Quanto alle 25 province censite nel gruppo di coda (come lo scorso anno), viceversa, sono quasi esclusivamente dislocate nell’Italia meridionale e insulare, un risultato che conferma quello già ottenuto nella passata edizione dell’indagine. In rappresentanza dell’Italia centrale troviamo Latina per il Lazio.
Aosta: primo posto nella classifica della sicurezza scalando undici posizioni rispetto alla passata edizione dell’indagine. Seguono, nell’ordine, Rieti, Potenza e Pordenone, che a loro volta guadagnano posizioni, pur confermando anche quest’anno la loro presenza nel gruppo di eccellenza.
Siena, primo posto nella classifica del tempo libero e turismo
Siena si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle passate edizioni, così come Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, mentre Grosseto si piazza in quinta posizione. Complessivamente il gruppo di testa comprende 21 province ed è caratterizzato da una notevole stabilità nel tempo, con una presenza pressoché esclusiva di province dell’Italia centro-settentrionale, ad eccezione della provincia di Sassari in rappresentanza dell’Italia meridionale e insulare.
Per quanto riguarda il turismo e il tempo libero Siracusa conferma la scadente posizione del 2020, un risultato che conferma quello già ottenuto nella passata edizione dell’indagine.
Affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, tempo libero: Siracusa è nel gruppo di coda in 5 dimensioni nonché perdita demografica.
Un sorriso,
Joe Bianca