L’inclemenza nasce spontanea, ci fa da padrona. Qualcuno ci è o ci fa? Su cosa? E’ chiaro, no… sulla squallida gestione del patrimonio pubblico Siracusano lasciato in eredità da famiglie facoltose siracusane con i presupposti dell’utilizzo testamentario per scopi di solidarietà sociale; nonché beni monumentali in città.
Palazzo Vermexio presieduto da un manipolo di «briganti sconfessati» dai loro stessi colleghi, che sono ignari di come gestire casa loro, immaginarsi la cosa pubblica: «Casa Monteforte», «Villa Incorvaia», «Liceo Gargallo», «Teatro Comunale», la basilica di S. Giovanni Battista (o chiesa san Giovannello) ubicata in piazza del Precursore, nel rione Giudecca deturpata da tavolini ogni dove… etc.. e la Chiesa del Collegio, in mano a «speculatori».
Ortigia oltraggiata, violentata? Dehors dappertutto. La storica via Maestranza è impraticabile. Da non poter passare a piedi senza esser guardati con fastidio. Ronco Capobianco chiuso perché «occupato», interamente, da tavoli di ristoranti. Giusto per fare degli esempi soltanto. E puzza di fritto dappertutto; il disgusto ti assale…
Come la rabbia che ti assale quando pensi e scrivi delle ingiustizie. Il Liceo Gargallo dove sono passati come docenti, o come alunni, illustri personaggi della storia politica ed intellettuale, regionale e nazionale. Sulla pagina facebook descrive che il ginnasio fu istituito nel 1861, il liceo nel 1865 e dal 1866 fino al 2005, le classi ginnasiali e liceali hanno occupato la sede storica di via Gargallo 19, in Ortigia. Sempre nel 1866, il Liceo Ginnasio ottenne dal governo italiano l’intitolazione a «Tommaso Gargallo», deliberata dal Consiglio Comunale di Siracusa in onore dell’illustre concittadino, insigne letterato. Da allora il Liceo Ginnasio «Tommaso Gargallo» è sempre stato un’istituzione che ha vivificato la cultura cittadina e non solo.
Dopo avere superato quasi indenne il terremoto del 1990, nel 2005 il destino dell’istituto subisce un’atroce crisi dovuta alla chiusura poiché è malandato (mai fatta alcunché di manutenzione, di questo i Siracusani vanno fieri, ogni bene può morire a patto poi dopo versare lacrime da coccodrillo) ed ha bisogno di profonda ristrutturazione.
Nel 2005 furono disposti i lavori dall’ex Provincia regionale di Siracusa oggi libero Consorzio comunale, che firmò il contratto propedeutici ed alcuni, più in profondità, che in futuro dovevano restituire alla città, un istituto totalmente ristrutturato. 14 anni di lavori in corso, senza mai fine, tra i lavori che sono stati eseguiti la rimozione dei controsoffitti. Ma l’impresa procedette altresì con la realizzazione di intonaci per interni e altri lavori tecnici che dovevano porre fine al degrado attuale e successivamente con lavori più in profondità, il liceo doveva essere restituito al suo antico splendore. Un edificio permeato di storia, luogo vissuto da umanisti di spessore che hanno scritto pagine indelebili di cultura classica.
C’è da ridere o da piangere? Certamente c’è tanta rabbia. Di chi ama questa città «ferita calpestata fatta fuori negata dimenticata perché i «briganti sconfessati» l’hanno ferita, calpestata fatta fuori negata cancellata». Oggi lo storico liceo ha perso la sua sede originaria e la sua stessa identità: inizialmente accorpato al liceo scientifico «Orso Mario Corbino», è stato trasferito in una nuova sede in periferia: in contrada Pizzuta con la successiva autonomia.
Della sede storica, ridotta a cantiere perpetuo per consolidamenti e restauri a morsi e bocconi, non si sa ancora che fare. Si sa soltanto che deve rimanere sede di attività culturali. Ma nessuno dice quali. Qualcuno vorrebbe il ritorno dell’antico liceo classico. Ma si tratta di un sogno ormai irrealizzabile. La notizia diffusa dal Comune di destinazione del piano terra a museo della fotografia. E il primo piano? Chissà…
C’è una proposta alternativa, condivisa dall’ex direttrice della Biblioteca comunale, Anna Reale: a restauri completati (se non è un sogno anche questo) trasferire nella sede storica del vecchio «Gargallo» i testi antichi della vicina Biblioteca comunale. Ma a tutto questo non c’è ancora risposta. Frattanto, come al solito, alcuni mesi fa si diffusero annunci a sorpresa e si organizzarono visite parziali quanto inutili e perditempo spacciandole per «eventi».
Veniamo al 13 luglio 2020 dove lo sconcerto ti prende e ti assale nello scoprire che «l’amministrazione comunale di Siracusa, del pro tempore sindaco Italia, ha deciso di vendere un pezzo del glorioso Liceo Classico ‘Gargallo’, cercando di camuffare la sua vera identità ed indicandolo come «Ex Custodia Carrozza del Senato», la denuncia viene fuori dall’ex deputato Vinciullo. La vendita dell’immobile rientra nell’ambito del piano di alienazione, delibera di Giunta Comunale n.65 del 23/04/2019, approvata da tutti gli assessori, nessuno escluso, con la quale viene messa in vendita una porzione del Liceo Classico ‘Gargallo’.
La superficie dell’immobile retro prospiciente via Veneto posto in vendita è pari a 152,98 mq, mentre il valore stimato è di 688.410 euro in quanto si ritiene di poterlo vendere alla cifra sicuramente fuori mercato di euro 4.500 al metro quadro. Nella planimetria messa a disposizione dei potenziali acquirenti, non si parla del fatto che l’immobile è una parte del piano terra del Liceo Classico ‘Gargallo’, né tanto meno che almeno due dei tre lati confinano con l’ex Istituto scolastico.
Si rimane sorpresi del prezzo assolutamente fuori mercato, quindi solo per far quadrare il bilancio comunale? Speriamo che l’Amministrazione Comunale di Siracusa riveda questa sua assurda decisione.
Per la cronaca, il giorno successivo registriamo la nota dell‘assessore alla Cultura, Fabio Granata, che s’intesta i lavori di ristrutturazione eseguiti guarda caso dall’ex Provincia, senza pudore; smentisce la notizia della vendita della storica sede del liceo classico «Tommaso Gargallo».
«L’immobile non è in vendita», afferma l’assessore Granata, che prosegue: «Una cosa è certa: la sede storica del liceo Gargallo non è interessata a provvedimenti di dismissioni del patrimonio immobiliare comunale, neanche parzialmente».
«La verità è che la dismissione interessa una piccolissima parte del medesimo complesso monumentale di San Filippo Neri ma che non ha mai fatto parte funzionale del liceo Gargallo, in nessuna epoca».
Le bugie hanno le gambe corte. E’ di qualche giorno la notizia che la Giunta Comunale ha ritirato la proposta di vendere una porzione del Liceo Classico, quindi quello che aveva scritto era corretto e fondato.
Al Liceo Classico vennero pure ristrutturati e consolidati i locali. grazie all’intervento del Comune e dell’assessorato alla Protezione civile retto da Enzo Vinciullo, che si volevano mettere in vendita, realizzando i tetti che coincidono con il pavimento del Liceo Classico.
Ciascuno di noi deve rispondere alla propria coscienza di tutte le azioni che compie, e non deve dipendere dal tribunale del mondo. Comunque ci sono persone d’onore che scelgono di perdere piuttosto il proprio onore che la propria coscienza.
Un sorriso,
Joe Bianca