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Pnrr, l’allarme in città per i mancati progetti

La preoccupazione è diffusa a Siracusa. Il Pnrr è una partita troppo importante per il territorio, non possiamo perderla a causa di un sindaco incapace. Occorre subito creare le condizioni di controllo sul rispetto dei tempi e dei presunti progetti di questa Amministrazione inadeguata.

Nell’apparato di questa Amministrazione non può più esserci spazio per incompetenza, superficialità e approssimazione, un segnale di debolezza da non sottovalutare: tutti dobbiamo agire e costruire per il migliore dei risultati, a prescindere chi è il soggetto che sorregge le sorti della nostra comunità.
E’ necessario procedere con urgenza alla costituzione di organismi di governance tecnici e politici per monitorare le attività dell’Amministrazione per sollecitare i tempi di realizzazione dei progetti del Pnrr sul territorio.

È fondamentale inoltre una verifica delle eventuali responsabilità della giunta Italia, anche se è risaputa e poi bisognerà assumere i provvedimenti consequenziali giudiziari. Non è più tempo di giustificazioni o fumosi inni al complotto dall’esterno.
La proposta di «un asse comune tra imprese e istituzioni, di un grande hub delle idee su cui far convergere le migliori energie del mondo dell’impresa e delle istituzioni per trasformare il Pnrr nella chiave di volta dello sviluppo della Sicilia. Quella dei fondi europei 2021-27 e per alcune opere Pnrr è un’opportunità straordinaria per il rilancio del nostro territorio e arriva nella fase storica in cui Siracusa è in profondo degrado. Occorre la collaborazione di tutti gli attori sociali.
La preoccupazione dei siracusani è insita nel fatto che questa giunta ‘civica’ incolore, abbandonata dalla politica, per i fatti che noi tutti sappiamo, ci chiediamo come potrà catturare l’attenzione politica per farsi appoggiare i progetti a Palermo e a Roma. E’ un mistero.

Intanto il governatore (nel giorno di Salvini a Palermo) vola a Roma dalla leader di Fdi. Parla di Pnrr e incassa l’impegno a sostenere lo sforzo di rinnovamento che il governo regionale compie da quattro anni. Ma quello che rimbalza sono stati i temi legati al Pnnr.
Il primo cittadino chiuso nel recinto come gli indiani pensa forse di rivolgersi ai Marocchini? Oppure agli Arabi? Quelli che colonizzarono Siracusa radendola al suolo e trasferendo, nell’anno 1000, il titolo di capitale della Sicilia a Palermo? Non è dato sapere.
Però una cosa è dato sapere che i signori legittimati dal Cga, palazzo Vermexio rappresenta un postificio remuneroso, ghiotta occasione da non potere abbandonare, invece di dimettersi adesso per ridare alla città la giusta dimensione politica per recuperare il terreno perduto.

Nel recente avvicendamento di assessori, il sindaco Italia ha deciso di mantenere ad interim le seguenti rubriche: «Piano nazionale di ripresa e resilienza», «Servizi demografici», «Decentramento», «Edilizia residenziale sociale», «Società ed enti partecipati», «Cimitero e servizi cimiteriali» oltre a tutte le competenze residuali non espressamente indicate nell’ordinanza. Tutti settori dalle galline d’oro.
In una nota del Comune del 7 dicembre il sindaco pro tempore aveva indicato «che erano state effettuate scelte tenendo conto delle competenze specifiche e del sostegno dato alla nostra linea sin dalle elezioni del 2018. Questa squadra di governo nasce prioritariamente tenendo conto degli effetti della pandemia e, dunque, delle opportunità che si aprono con il Pnrr. La sfida è di accedere alle risorse nei tempi e nei modi che ci vengono richiesti. Sappiamo che, dopo Quota 100, la macchina amministrativa opera a organico ridotto ma proprio per questo motivo non ci possiamo concedere distrazioni per continuare ad accedere ai tanti fondi messi a disposizione. Ci vuole coesione e una squadra capace di lavorare assieme per il raggiungimento di obiettivi comuni».

Il sindaco Italia ha ringraziato «di cuore tutti gli assessori che in questi anni hanno fatto parte della Giunta» e si è detto certo che «ci sono le condizione per continuare ad avere un confronto franco e costruttivo con tutti i movimenti che hanno aderito al Patto per la città».

Non è la verità, un giustificarsi delle proprie azioni per continuare ad assicurarsi un posto al sole, e percepire il quibus mensile pagato da tutti noi siracusani per non fare nulla.
Infondere la verità nell’animo di un uomo, dice Platone nella ‘Repubblica’ è impossibile quanto donare la facoltà di vedere a un cieco nato.

Intanto alla Città metropolitana di Catania sono stati attribuiti per tutto il territorio provinciale oltre 185 milioni di euro dal Pnrr per la riqualificazione del territorio. Lo ha reso noto lo stesso ente. Il sindaco della Città metropolitana Salvo Pogliese ha incontrato nel Centro direzionale Nuovaluce di Tremestieri Etneo i sindaci, gli assessori, e i tecnici dei Comuni del territorio provinciale per avviare un confronto a più voci sui Piani Integrati previsti dal Pnrr.

Dalla vicina Catania vogliono mettere in campo la migliore strategia comune che sia in grado di elaborare i Piani di riqualificazione in maniera efficace, coordinata e più celere possibile.
Questa è operatività, altro che chiacchiere dal mago prestigiatore del Vermexio che non riesce a vedere nella sfera di cristallo la perdita al Comune di Siracusa di 28 milioni delle Periferie, altro che progetti Pnrr.
Progetti inesistenti del sindaco pro tempore Italia che fa sprofondare Siracusa nel buio pesto della miseria di cui lui sarà responsabile a vita.

L’unica nota positiva dall’inefficenza dell’Amministrazione comunale è data dalla zona industriale, dove si è registrata nei giorni scorsi la visita privata del presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Siracusa che ha incontrato le imprese di Confindustria Siracusa nella sede della Raffineria Sonatrach ad Augusta.
A fare gli onori di casa il presidente Diego Bivona e Rosario Pistorio Managing Director di Sonatrach Raffineria Italiana. Presente anche il Presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese. I numerosi imprenditori presenti hanno rappresentato al Presidente Bonomi le problematiche delle aziende.

«L’attenzione dimostrata dal presidente Bonomi con la visita alle territoriali siciliane – ha detto Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa – dimostra l’impegno quotidiano affinché le imprese possano sentire una Confindustria coesa, che guarda positivamente al futuro, che vuole superare le distanze e spingere il paese alla ripresa verso la transizione energetica e l’innovazione diffusa per assicurare un futuro migliore ai giovani».

Un sorriso,
Joe Bianca