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L’Antico Mercato chiuso da un anno a deteriorarsi per volontà dell’Amministrazione Italia

Nel 1885 laddove erano ancora presenti le mura spagnole, sorse l’Antico mercato, un’area estesa che fu acquisita dal Comune dove venne decisa la costruzione del mercato della città. I lavori iniziarono il 20 luglio 1899 per concluderli undici anni dopo nel 1900. La struttura per oltre 80 anni ha svolto la funzione principale di mercato cittadino fino a quando con la crescita esponenziale della città venne deciso il trasferimento delle attività di rivendita agroalimentare e di artigianato locale nella via adiacente via De Benedictis, attuale sede dell‘attuale mercato di Ortigia.

Dopo 20 anni di abbandono l‘Antico mercato fu oggetto di un restauro conclusosi nel 2000. Dopo una breve gestione sfortunata di una società turistica, da  quel momento la struttura non ha avuto una sua precipua connotazione, ospitando occasionalmente nel corso degli anni, eventi di diversa natura, dall’agroalimentare a rassegne musicali e culturali come: «Ortigia in Musica», «Sudestwinefest» le tre strade del vino, «Festa di Primavera», «Ortigia antiquaria»; vede nascere l’iniziativa del «premio Tonino Accolla»; concorso «Ragazza Moda e Spettacolo»; «Natale in Famiglia»; La «Casa degli Elfi di Babbo Natale», concerti ogni sera e Capodanno in piazza; bancarelle della solidarietà e presepe vivente; Cibo libri e giochi usati per le famiglie bisognose: l’albero solidale è all’Antico mercato di Ortigia; «Tombolata di Emergency»; «Siracusa pride 2017»,  «Birrart&Gourmet» e tanto altro ancora.

Dopo cinque lunghi anni di battaglie per l’abbattimento delle barriere architettoniche per la piena fruibilità dei beni pubblici, all’Antico mercato, a fine giugno 2013 venne concretizzata la scivola per disabili. Siracusa finalmente si era ritagliata uno spazio importante in tema di offerta turistica rivolta ai soggetti con disabilità, con apprezzamenti ufficiali giunti da molte parti. Una scelta di civiltà che apriva nuove prospettive. L’opera è costata 27mila euro. A provarla, accompagnato da Bernadette Lo Bianco di «Sicilia turismo per tutti» è stato Davide Costantino.

A marzo 2017 viene avanzata la proposta di realizzare da parte dell’Associazione Noi Albergatori con il patrocinio del Comune un «Info-Point» per valorizzare l’edifico storico dell’Antico Mercato di Ortigia, al fine di far divenire la location un contenitore di creatività e di incontro a disposizione dei turisti e dei siracusani, ma rimane solo l’intenzione teorica; ed un cavallo di bronzo alto 5 metri d’altezza del cavalluccio bronzeo corinzio, emblema del Museo Archeologico Paolo Orsi da collocare nel piazzale Marconi (anche qui il cavallo avrebbe bisogno di manutenzione). In data 19 ottobre 2019 all’Antico Mercato vengono segnalate alcune infiltrazioni d‘acqua che potrebbero danneggiare la struttura muraria e quindi si provvede all’immediata chiusura per poter intervenire con la manutenzione.

Il 4 dicembre 2019 viene decretato la chiusura dell’Antico Mercato a seguito di un sopralluogo da parte dei tecnici del Comune che stabilirono l’inagibilità della struttura di via Trento e con essa la fine dei tanti eventi che la struttura aveva sempre ospitato. Nonostante lo strombazzamento del solito assessore Granata che assicura cin quella data cioè, un anno fa, come l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Italia aveva già stanziato le somme per garantire l’immediata riapertura del sito attraverso un intervento rapido e urgente.

L’uomo del «turismo farlocco» aveva assicurato con una dichiarazione alla stampa: «Gli eventi di dicembre (2019) subiranno qualche slittamento di date ma siamo certi che, con la collaborazione piena dei nostri dirigenti e degli uffici, l’inconveniente sarà superato rapidamente. Con il Sindaco condividiamo la massima attenzione, proseguiva Granata, verso la piena agibilità dei siti culturali e monumentali e nelle festività mostre ed eventi allieteranno la nostra città sia per i cittadini che per i viaggiatori». I Siracusani non si aspettano niente più da nessuno, ne tantomeno da un’Amministrazione parolaia e inconcludente, aspettando tra due anni il nuovo «messia».

Un sorriso,
Joe Bianca