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Elezioni prossime a sindaco di Siracusa: è d’obbligo non sprecare un solo voto!

Il dovere di un siracusano è di non sperperare la propria forza, l’importanza di votare con oculatezza, di dare maggiore valore al suo voto, di non svenderlo con una promessa facile che nessuno potrà mai mantenere. Come a volte accade nel periodo elettorale del politico di turno che ti paga la bolletta dell’energia elettrica, o ti procura la spesa per un paio di giorni per poi sparire per renderti d’obbligo il voto mentre tutto muore, la città muore. Sappi, che anche tu muori, la colpa è anche tua.
Tra un anno Siracusa sarà chiamata ad eleggere il nuovo sindaco, un invito a non disertare le urne, a votare con uno sguardo rivolto al futuro ma senza dimenticare il passato, perché chi non si è poi rivelato degno della nostra fiducia non la riottenga, un’esortazione a non fermarsi alla protesta ma a guardare alla forza della proposta costruttiva, a non lasciarsi «corrompere da promesse, che sono solo connivenze con la corruzione. Non svendiamo il nostro voto prezioso.
E poi un monito a chi, oggi candidato, si definisce cristiano pensando di utilizzare la propria fede, il proprio credo, in chiave elettorale per catturare consensi; a nessuno è stato rilasciato tale patente: chi pensa di esserlo nel profondo, lo dimostri, se eletto, con un impegno politico che sia veramente servizio, come vuole il territorio ultimo nelle classifiche della qualità della vita.
Cari Siracusani, tra un anno l’importanza del voto ha un valore fondamentale, Siracusa muore, non diamoci il colpo di grazia con un sindaco inette, inutile dove il suo curriculum è pressoché zero. In teoria sappiamo tutti che il voto è il massimo esercizio di democrazia e di libertà, perché decideremo noi chi ci dovrà governare la città per farla rinascere. Un uomo libero e talentuoso, lontano dagli intrighi dei partiti che hanno affossato Siracusa.
Con il voto noi ipotechiamo il nostro futuro. Siracusa come l’Araba fenice deve rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte che gli ultimi sindaci dell’apocalisse l’hanno relegata con il sortilegio.

Un nuovo sindaco, l’Arcangelo Gabriele che combatte e sconfigge Satana dalla città. Occorre un uomo miracoloso, un uomo libero e talentuoso.
Vi invitiamo, pertanto, quando andate a votare di non cadere nella tentazione di nessuno, di andare a votare con la vostra coscienza di migliorare la città e dell’uomo giusto. È nostro dovere morale farlo, perché astenersi significherebbe lasciare decidere ad altri il nostro futuro.
È nostro dovere farlo con coscienza e responsabilità, non lasciandoci ingannare da false promesse: da satana, diciamo, pertanto, un no forte al voto di scambio. Alla presunta scheda ballerina. Alla criminalità che invita a far votare i suoi uomini, con l’obolo a fine voto. È nostro dovere farlo con oculatezza: diciamo perciò no ad un voto istintivo di protesta generalizzata, che condanna il passato, ma non costruisce il futuro. Dobbiamo votiamo con uno sguardo volto al passato al fallimento e uno al futuro per la rinascita. Non rinnoviamo la nostra fiducia a chi non l’ha usata bene nel passato. Promuoviamo, invece, chi ci garantisce per moralità e competenza lo sviluppo futuro, della nostra Siracusa e del nostro vasto territorio che per il valore che riveste con la zona industriale doveva essere Area metropolitana che contribuisce con il Pil a mantenere l’economia siciliana rispetto a quelle passive di Palermo, Catania e Messina.
Speranze disattese: il lavoro, la qualità della vita. Una politica che finora non è riuscita a risolvere nulla dei problemi della nostra Siracusa, anzi ne ha creati di nuovi, contribuendo allo spopolamento di uomini e alla perdita di risorse. Diciamo no, pertanto, ai saccheggi perpetrati nella nostra città negli ultimi decenni da uomini senza scrupoli, da accattoni politici del terzo millennio.
Votiamo chi potrà garantirci veramente i diritti sanciti dalla Costituzione per tutti i cittadini. L’appello ha tre temi, il lavoro, i giovani, anziani e bambini. Chiediamo il lavoro per i giovani: basta con l’emigrazione delle forze migliori. Le imprese vanno incentivate grazie al PNRR ad assumere con opportune politiche di detassazione del mercato del lavoro. Siano utilizzati appieno i fondi strutturali e i finanziamenti europei. Nessuno ci spiega mai perché ciò non avvenga, anche a discapito di settori così delicati, quali i trasporti e la sanità. Occorre, ai fini anche dell’occupazione, di supportare e di attrezzare in maniera adeguata la scuola e la mancata Università ‘diversificata’ a Siracusa, rendendole vere fucine di talenti, appetibili agli occhi dei giovani, che sognano legittimamente un futuro professionalmente gratificante. Siracusani votate con oculatezza, date maggiore valore al tuo voto, non lo svendete. Siracusa è prossima all’oblio.

Un sorriso,
Joe Bianca