
L’intuito è una delle nostre idee predilette che qualunque uomo retto e dotato da un sentimento interiore che lo avverte della falsità o verità di certe affermazioni ancor prima di esaminarle.
Le nostre leve dell’intuito dobbiamo cercarle nell’universo interiore.
Dobbiamo cercarle presso il fiume perenne dei nostri pensieri, accanto ai fuochi ora quieti ora divoranti dei nostri sentimenti, le leve dell’intuito dobbiamo cercarle volgendo lo sguardo alle vette che improvvise si illuminano di arcani baleni intuitivi.
L’intuito, sostantivo maschile, è quello che manca, ma anche la deduzione, sicuramente alla politica siracusana.
Secondo voi qual è il modo migliore per risolvere un problema: affidarsi all’istinto, o al ragionamento? Entrambe le strategie hanno punti di forza, pro e contro, ma secondo uno studio della Drexel University l’intuizione, quell’eureka che ci salta alla mente senza saper spiegare come o da dove arrivi, è corretta più spesso di quanto non avvenga con un ragionamento analitico. Questo almeno nel caso di problemi per cui non esistono strategie di soluzione collaudate, e in assenza di limiti di tempo particolarmente stringenti.
La più famosa è ovviamente il celebre Eureka attribuito al nostro Archimede: un’espressione che in greco antico vuol dire qualcosa come «ho trovato», o meglio «ho capito».
Repetita iuvant in questo contesto la politica Siracusana non c’è, sia nell’intuito che nella deduzione.
L’esempio è il periodo in cui tutti noi stiamo vivendo passivamente la politica di Palazzo Vermexio, con il primo cittadino, la cui incapacità è risaputa anche all’estero, i partiti un tempo amici di coalizione hanno preso le distanze: Partito Democratico, Italia viva, M5S e il distinguo di Lealtà e Condivisione sulla prossima autocandidatura del sindaco pro tempore. Restano al varco tutti i partiti dell’opposizione, Forza Italia, Lega, F.lli d’Italia e movimenti civici.
Il malessere interno all’attuale Amministrazione è notorio: non c’è programmazione, sviluppo per la città, si gestisce quel poco di ordinario rimasto dalle precedenti amministrazioni o dai piccoli progetti collettivi, indicazioni che provengono dalla Regione o da Roma. Per il resto c’è buio pesto, con il sindaco abbandonato dalla politica che conta.
Un abbandono voluto dallo stesso dalla mancanza di dialogo, dall’egocentrismo, sostenuto da alcune liste civiche anche responsabili dell’immobilismo e del caos che regna sovrano a Siracusa.
…Quali ridicole decisioni si prendono sotto la spinta della paura a Palazzo Vermexio? Essa priva degli strumenti di difesa che ci vengono elargiti dalla ragione. La paura di assumersi le responsabilità dinanzi al popolo sovrano siracusano che saprà decidere alle prossime elezioni, nel segreto delle urne.
La pesante responsabilità di ‘Lealtà & Condivisione’ di staccare la spina all’attuale Amministrazione composta da: Pierpaolo Coppa e Andrea Buccheri (indipendenti di sinistra), Fabio Granata con ‘Oltre’ (indipendente di destra), Rita Gentile e Carlo Gradenigo con Lealtà &Condivisione, Maura Fontana in quota Amo Siracusa di Gaetano Cutrufo e Sergio Imbrò con la lista Fuorisistema.
E’ chiaro che risponderanno ai loro elettori.
Plaudiamo alle dimissioni di Pippo Ansaldi da L&C che prende le distanze dall’associazione che sorregge il sindaco pro tempore.
«Oramai abbiamo quasi del tutto esaurito i nostri pensieri sulla sindacatura Italia. Le vicende di oggi però ci spingono a spenderne ancora un paio» così in un post pubblicato sulla pagina facebook ‘Siracusa Attiva in Movimento’. Siamo certi che questo forte scossone servirà quantomeno a far capire quanto sia drammaticamente seria la questione morale e l’assenza di una Politica con la P maiuscola negli ultimi anni dalle parti del Vermexio».
Basta mistificazioni da parte di certa piccola politica all’ente Comune. Anche chi non stacca la spina al sindaco ha responsabilità del danno alla città, che lo sappiano tutti.
Il Re è finalmente nudo e nessuna bugia può più trovare strada in alcun atto amministrativo della città, della Giunta.
Siracusa è in profondo degrado e Francesco Italia deve prenderne atto senza continuare a tentare azioni mistificatorie e dilatorie.
Spiace solo che tutto questo si sarebbe potuto evitare, limitando i danni per la città e i cittadini con i fondi Pnrr e i mancati progetti, se Italia avesse da tempo presentato le dimissioni o se, di fronte alla sua caparbia difesa del fortino assediato e cadente, tutte le forze politiche ex alleate e di opposizione avessero sostenuto una forte azione di lotta nelle piazze per indurre il sindaco alle dimissioni.
Oggi, spiace dirlo, chi ha sostenuto l’inutilità di manifestazioni di piazza, di clamore e dissenso, o delle restanti minute associazioni politiche di coalizione al sindaco, deve spiegare perché fare solo demagogia sui media e tenere Francesco Italia e la sua squadra di incapaci al governo sia stato un bene per la città.
Oggi qualcuno deve spiegare ai cittadini, alle imprese e a coloro che fra pochi mesi non avranno più i servizi a causa del bilancio in dissesto, perché avere ancora Italia a Palazzo Vermexio sia un bene. Basta postifici politici. Basta tutto, i Siracusani sono stanchi.
Un sorriso,
Joe Bianca