
Tradimento… Una parola grossa. Cos’è un tradimento?… tutto ciò che un uomo può tradire è la sua coscienza. Questo concetto necessita, per sua esistenza, di due presupposti: una verità da rinnegare, magari nell’ombra, e un possibile tornaconto, una ragione che giustifichi questa scelta. E quale campo è migliore della politica per il germogliare del tradimento? In campo politico, infatti, una parola ormai abusata è proprio tradimento.
Alla base di questo passaggio c’è un bisogno di trasparenza e di fiducia reciproca in un momento così delicato: il Sindaco non può tradire la volontà dei suoi abitanti e viceversa i cittadini devono dare un mandato al Sindaco per essere legittimato a rappresentarli nella transizione.
La condizione economica del territorio di Siracusa è in condizione pessima e la transizione anche, l’abbiamo denunciato e scritto in questi lunghi anni tante volte sui nostri mezzi di informazioni lontani dai compromessi o di essere al servizio di Palazzo Vermexio dove il primo cittadino si rivolge a pagamento con i soldi dei contribuenti siracusani per lanciare anatemi agli avversari e slogan elettorali per ammorbare i cittadini.
In questi giorni abbiamo assistito al peggiore dibattito al fulmicotone tra l’attuale sindaco Italia e il suo predecessore Garozzo mentre la città affonda. Una amicizia tradita come avviene nella politica per la seconda volta a Siracusa dopo l’esperienza Bufardeci-Visentin con quest’ultimo retroattivo.
La città non può essere gestita da certa politica ‘spazzatura’ brava a curarsi il proprio orticello elettorale sovvenzionandosi, a quanto pare, di testate locali come radio e giornali on line con i soldi delle tasse dei cittadini. Un primo cittadino ‘spendaccione’ con i denari dei siracusani i quali si chiedono se la magistratura esiste a Siracusa o è compiacente? Presunti eventi patrocinati dal Comune e presunta pubblicità diretta ai mezzi di comunicazione amici che guarda caso promuovono solo loro. E’ chiaro che la stampa libera deve esercitare il proprio ruolo con massimo rigore, la sentinella della libertà di opinione; ma a Siracusa esiste la corruzione nella stampa?
Non è dato sapere se vi siano editori o giornalisti siracusani corrotti dalla politica che si ergono a posizioni dominanti. E’ chiaro che se il sindaco fallisse nel tentativo di essere rieletto, con lui avrebbero fallito i mezzi di informazione incapaci di fare informazione professionale, una caduta verticale di credibilità, se ancora ne avessero avuta. Questo sarebbe un monito per il futuro primo cittadino di essere al di sopra delle parti.
I cittadini siracusani non sono stupidi, le cose le sanno, come consultare e rivolgersi verso i giornali seri e credibili per leggere le notizie ed avere riscontro.
Altro argomento che esprime profonda tristezza è quello delle classifiche sulla Qualità della vita. Il primo report dell’8 novembre 2022 redatto dal quotidiano economico Italia-Oggi e dall’università La Sapienza di Roma vede Siracusa in fondo graduatoria tra reddito di cittadinanza, rifiuti e traffico, è penultima città per qualità della vita. La classifica è basata su sei indicatori: affari e lavoro, sicurezza sociale, istruzione e formazione, tempo libero, reddito.
Il secondo report è quello di Ita.Li., uno studio interessante, innovativo, del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università Bicocca di Milano e riguarda il grado di soddisfazione espresso dalle persone verso la propria vita quotidiana. E’ relativa quindi alla condizione di vita delle persone ed ha interessato ben 278 comuni italiani. Purtroppo anche in questa classifica Siracusa è in fondo.
Un dato sconfortante, che dovrebbe davvero allarmare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno a cuore il bene comune, perché conferma la sfiducia dei cittadini, con difficoltà di arrivare a fine mese, bassa sicurezza del quartiere, alto stress psicofisico e qualità del lavoro relativamente peggiore.
Ultima statistica tradizionale redatta come di consueto ogni fine anno è la 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore, Siracusa con popolazione: 386.451, si trova alla 90ª posizione (+8): ricchezza e consumi si trova al 91° posto (+9); affari e lavoro si trova al 49° posto (+38); ambiente e servizi si trova al 106° posto (-13); demografia, società e salute si trova al 78° posto (-15); giustizia e sicurezza si trova al 72° posto (+27); cultura e tempo libero si trova al 79° posto (-13). Indice negativo sotto l’aspetto dell’ambiente e dei servizi, dove Siracusa si colloca al penultimo posto davanti ad Isernia. E’ pessima la qualità della vita delle donne nella nostra città che fa precipitare Siracusa al 104° posto meglio solo di Cosenza, Napoli e Vibo Valentia. Un lusinghiero primo posto in Italia per la banda larga, dovuto ai servizi offerti dei gestori di telefonia, ben il 93% delle famiglie è raggiunto da questo servizio che agevola la connessione ad internet e favorisce la velocità in altri servizi mediatici.
I presunti partiti siracusani falliti, le liste civiche e la società civile devono intercettare il talento e le competenze del futuro nuovo candidato a sindaco che sono la vera sfida per superare le difficoltà del territorio che è finito in fondo a tutte le classifiche e le cui negatività lasciate da questa amministrazione lasceranno il segno anche negli anni a venire.
Quindi? Occorre voltare immediatamente pagina, senza tergiversare. Una Rivoluzione Culturale collettiva, un cambiamento nel modo di pensare ed operare. Concretismo: è un disturbo formale in cui ci è ridotta o assenza la capacità di operare astrazione o generalizzazione ed è tipico della cognizione di ognuno di noi.
Per realizzare la Rivoluzione Culturale noi non abbiamo la formula magica, non siamo il mago Merlino o facciamo stregonerie, anche perché se avessimo la formula magica non saremmo qui a regalarla al primo candidato a sindaco ‘sprovveduto’ nella quale sua azione cognitiva, se non saputa attuare, potrebbe trasformare ancora di più in danni sociali.
Sia ben chiaro il nostro obiettivo è far crescere il nostro territorio con delle indicazioni come abbiamo fatto con l’editoriale di domenica scorsa dal tema: «Compriamo Siracusano», la campagna esclusiva da noi inventata: «Acquista prodotti siracusani e sostieni le imprese del territorio».
Soprattutto con i numerosi editoriali che profondono possibili vie d’uscita senza incorrere negli errori del passato, però, fino adesso nulla di più, per questo territorio martoriato dall’ignoranza, che tutto vuole, ingrato, e nessuno profonde generosità. Per riuscire nella vita bisogna andare incontro agli avvenimenti per avere su di essi libertà di manovra, bisogna rischiare molto per guadagnare anche poco e non accontentarsi. Le cose nella vita bisogna meritarle.
I Siracusani sono fatalisti e sofferenti di amnesia, sono come nel film: «Lo smemorato di Collegno» cui protagonista è l’indimenticato Totò. La vicenda nota anche come il «caso Bruneri-Canella», un famoso caso di cronaca dell’Italia di epoca fascista. Iniziato nella Torino del 1926, ha appassionato gli italiani per oltre un decennio, venendo ad intrecciare aspetti legali, psichiatrici, politici, morali e mediatici.
Qui, il caso siracusano consiste anche nell’intreccio di aspetti politici, morali, mediatici e superficialità-incapacità associato all’ignoranza anche accademica, pluridecorati. Il titolo non fa l’intelligenza di una persona.
I Siracusani devono gettare la maschera dell’ipocrisia, sulla presunta contaminazione della compravendita di voti, il mercimonio, l’informazione venduta (?), la vendita della democrazia del proprio per un compenso volgare.
Ecco come si inquina la democrazia, votare un politico o un sindaco che ti corrompe per comprarsi il tuo voto, saresti un ‘cittadino venduto’; un uomo prezzolato senza idee e incapace, anziché votare un vero sindaco, povero ma onesto, ricco di idee e progetti per risollevare un territorio e creare ricchezza alla collettività. Questo è il quadro elettorale, è chiaro senza riferimento a nessuno.
«Verso le amministrative 2023». Inizio editoriali: Rivoluzione culturale nr. 26 (avvio pubblicazione il 12 giugno). A tal proposito vi invitiamo a consultare e seguire attivamente la pagina facebook e cliccare ‘Mi piace’ https:// www.facebook.com/joebiancasr.
Un sorriso,
Joe Bianca