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La città sprofonda, al sindaco piacciono i progetti superflui

Torneranno i giorni della gentilezza, del garbo e della tolleranza per i nostri simili. Torneranno gli occhi che si rispecchiano negli occhi del prossimo ed i sorrisi che ne sanno illuminare i volti. Tornerà la voglia di fare, di spendersi e di vivere con passione. E tornerà la gioia dei cuori imbavagliati da troppi lustri dallo sterile culto di noi stessi. Tornerà un’altra vita e se non c’è mai stata ci sarà. Così scrive su facebook Roberto Cafiso annoverato tra gli amici di Joe Bianca. 

Chi ha vissuto come noi l’educazione Salesiana comprende come formare ‘buoni cristiani e onesti cittadini’ attraverso uno stile educativo che si riassume nel trinomio «ragione, religione e amorevolezza», ‘in ogni persona, anche nel più svantaggiato, c’è un punto accessibile al bene’. 

Tale pedagogia crea un clima positivo, fatto di incoraggiamento di fiducia e di protagonismo giovanile, fa emergere le risorse migliori della persona e la guida a scegliere ciò che è buono, sano, gioioso e fa crescere la vita.

Questa breve sintesi di vita descrittiva, che noi abbiamo ricevuto e vissuto nell’età adolescenziale, non si rispecchia assolutamente nello stato di salute dei siracusani e della città. Diversi fatti di cronaca oggettiva sono emersi in questi giorni nella nostra città, a prescindere della mobilitazione generale riguardante la zona industriale, indetta dai sindacati, alla quale hanno aderito tutti. Avremo modo di intervenire, a tempo debito, sempre con verità.  

Al primo punto la vicenda delle cartelle pazze, famigerate, di presunti cittadini evasori o prive di fondamento arrivate alle famiglie siracusane con la risultante di coprire presunti buchi di bilancio falsati, perché udite… udite…: la Delibera di approvazione del Rendiconto del 2021 (n. 35 del 28/07/2022), nel documento, a pagina 16, si legge che, l’Amministrazione comunale di Siracusa, nel corso del 2021, ha accumulato, a causa di una gestione ‘allegra sulle spese e inefficace sulle entrate’, un ulteriore disavanzo di 2.993.436,22 euro, che si aggiungono al disavanzo già esistente a fine 2020, per un totale di 18.937.325,75 euro di disavanzo accertati allo scorso dicembre 2021. La verità. Il Collegio dei Revisori dei conti che accerta la regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili, nel parere che esprime sul bilancio di previsione 2022, a pagina 6, aggiunge sul calderone l’allerta relativa ai debiti fuori bilancio su cui trovare copertura nel triennio 2022-24 e le passività potenziali per le quali, ad oggi, il fondo accantonato è inferiore alle necessità che il collegio certifica alla luce dei riscontri effettuati. Ed ecco che spuntano le presunte cartelle pazze per fare sommatoria e coprire i presunti buchi di bilancio falsati (reato di falso ideologico) ed una gestione fallimentare e pericolosa per la città, al limite del default con questa Amministrazione ballerina e superficiale, sta vivendo sulla propria pelle. Una città nel voragine della qualità della vita.

Altro punto increscioso riguarda la prevenzione e il monitoraggio degli edifici del centro storico nel quale mercoledì scorso ha dato un chiaro segnale di cedimento con il rischio crollo di una palazzina all’inizio di via Cavour che per poco non ha sfiorato il dramma con il cedimento dell’edificio abitato da sette famiglie con anziani fossero estratte dalle macerie. Ma per fortuna tutto questo è stato scongiurato con la preventiva caduta di calcinacci, l’intervento congiunto di Vigili del fuoco e Polizia municipale che in così poco tento hanno fatto evacuare le sette famiglie, tra cui una coppia di anziani che è stata trasferita in ambulanza. Hanno trovato tutti ospitalità presso amici e parenti. Chiuse anche le attività commerciali presenti al pianterreno: un ristorante e un supermercato. Transennato il tratto di via Cavour interessato, chiuso al traffico. 

Ci chiediamo il sindaco del Cga dov’era? Non è dato sapere. Il signore del Vermexio doveva essere tassativamente sul posto per dare conforto e assistenza ai suoi concittadini, e invece no. Inoltre le sette famiglie potevano essere ospitate nell’Area Attendamento, qualora fosse stata completata,  di tutto punto attrezzata per dare giusta ospitalità ai poveri sventurati dalla sorte. Ma si sa che il diavolo ci mette la coda con il raffronto dell’ospitalità degli extracomunitari nelle casette attrezzate a Cassibile. Ma per carità di Dio senza negazionismo ma solo indicato come esempio di metafora.

Eppure Siracusa rinomata in tutto il mondo annovera un elevatissimo numero di edifici storici. In particolare, secondo il dato del Codice dei beni culturali e del paesaggio, le aree di particolare pregio, sottoposte a vincolo di tutela, coprono quasi la metà di Ortigia.

Gli edifici storici sono frutto della successione di epoche e civiltà e pertanto possiedono un valore inestimabile da proteggere e salvaguardare. Essendo strutture edificate molti anni fa, i materiali che le costituiscono sono soggetti a forte degrado che è, in alcuni casi, la causa di dissesti e di perdita di stabilità in esse. Per far fronte a questi problemi, andando a limitare i danni che si potrebbero generare, è necessario che si mantenga, quanto più possibile, intatta la loro storicità, evitando invasivi interventi che deturpino le superfici fino a far perdere il loro valore. Certo che questo lo sanno anche i bambini.

Ma nel caso di questo edificio, per la verità, costruito negli ’60 sotto l’egida delle sindacature democristiane di prima Repubblica, che ogni anno cambiava soggetto (anche qui gente inutile), un palazzo moderno in contesto antico, come anche edifici moderni sul lungomare di levante; non vorremmo che questo lassismo coinvolgesse immobili di prestigio. 

Il rischio è concreto e sarebbe dietro l’angolo il presunto disastro. 

Apriamo una parentesi riflessiva: ma al termine del discorso, sorge spontanea la domanda nonché forse dubbio fondato, ma quanti sindaci «Scunchiuruti» abbiamo avuto a Siracusa?

Ma come dice qualcuno, la colpa sarebbe del corpo elettorale che gli avrebbe dato il consenso, quindi dei Siracusani?

Quindi sarebbero loro i Scunchiuruti? 

Oppure sarebbero stati raggirati politicamente dall’inganno? 

Può essere, anche se questa ipotesi potrebbe vacillare in quanto cittadini ingenui? Discorso lungo che potrebbero rasentare offese.

E l’effimera Amministrazione comunale cosa fa, anziché monitorare e preoccuparsi periodicamente dello stato di salute del nostro patrimonio del centro storico (Unesco), e non solo del centro storico ma di tutta la città, pensa alle piste ciclabili fallimentari, anzi dichiara e rende noto ad agosto che si accinge a investire circa 2 milioni di euro, dettati dalla legge del Piano Ortigia della Regione per la riqualificazione del centro storico, di cui un milione e mezzo a valere su fondi assegnati annualmente dalla Regione per il patrimonio pubblico e privato del centro storico di Siracusa.  Si tratta in gran parte di progetti per il recupero e la valorizzazione dell’esistente però, per richiesta del sindaco, attraverso un “uso sociale degli spazi” come la realizzazione di un «ponte ciclopedonale» tra via Eritrea a piazza delle Poste e una «passerella con scalinata e ascensore» per collegare direttamente il passeggio Adorno con la Villetta Aretusa. Si ipotizzerebbe un reato con la Corte dei Conti? 

Tutto questo è assurdo. Ogni commento è superfluo nei confronti di questo presunto ‘signore’ il quale dovrebbe dimettersi subito dalla vergogna per dare spazio a nuove persone volontari, ‘salvatori’ della città.

Ma come se non bastasse la ciliegina sulla torta avvelenata consiste dell’assenza della Protezione civile che doveva dare la massima assistenza con ricoveri di fortuna agli sfollati dell’edificio di via Cavour. Ma ci chiediamo in questa avvilente e sfortuna città di politici avventurieri e ‘salta fossi’, che fine ha fatto l’Area Attendamento in caso di Sisma? I lavori sono fermi da oltre dieci anni per la realizzazione dell’Area Attendamenti e Containers e per la costruzione della sede comunale della Protezione Civile. Roba da dementi da pronto ricovero in una struttura psichiatrica, senza offesa per nessuno.

Data l’emergenza e il primo segnale di scricchiolamento nel centro storico di questi giorni, sarebbe pure il caso che l’amministrazione comunale di Siracusa si svegliasse dal suo letargo, prendesse coscienza del fatto che l’opera appartiene alla nostra città ed alla nostra comunità e ci facesse sapere cosa vuole fare di questa opera strategica per la sicurezza sopravvivenza dei siracusani, ridotta ad un rudere che fa bella mostra di sé sulla strada per Floridia, anziché pensare alle cose superficiali di cui forse ha carenza d’affetto infantile, ma diciamolo chiaramente la classe politica siracusana ne è piena, dove trovano rifugio chi soffre di disturbi psichici da visionari vanitosi e incapaci. 

L’ora della libertà sta per arrivare e con essa la Rivoluzione Culturale con un forte condottiero le cui capacità cambieranno le sorti della nostra città, ma desidera il consenso di tutti siracusani.

«Verso le amministrative 2023». Inizio editoriali: Rivoluzione culturale nr. 22 (avvio pubblicazione il 12 giugno). A tal proposito vi invitiamo a consultare e seguire attivamente la pagina facebook e cliccare ‘Mi piace’ https:// www.facebook.com/joebiancasr. 

Un sorriso,
Joe Bianca