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Attestati di stima per i Carabinieri

Emergenza Coronavirus. Si rinsavisce la «trait d’union» con i cittadini

Al primo posto il cuore. La cosa più importante è amare il prossimo, gli altri come se stessi. Il servizio amorevole dei Carabinieri verso il territorio, alla salvaguardia dei cittadini, dalle libere istituzioni alla tutela del bene della collettività nazionale nei casi di pubblica calamità. Come nel caso dell’attuale «emergenza coronavirus». L‘Arma dei Carabinieri, nonostante la sua «età» è giovane per amare, educare, la sentinella della società assicurando i servizi di sicurezza e nel suo ruolo ha saputo definire le dipendenze a fianco dei cittadini. Perché i Carabinieri, essi stessi sono per prima cittadini. La civiltà, nel senso reale del termine, non consiste nella moltiplicazione ma nella volontaria e deliberata restrizione dei bisogni. Questa soltanto porta la felicità e il vero appagamento e accresce l’idoneità a servire i concittadini. L‘Arma dei Carabinieri ha una funzione di straordinaria struttura operativa di protezione civile, e concorre al soccorso delle popolazioni nelle aree colpite da calamità sanitaria. L‘epidemia di «Covid19» è ormai estesa a tutto il territorio nazionale. Nel petto di un Carabiniere batte un cuore, un cuore di un uomo sensibile e premuroso a difesa dei cittadini tutti. A causa dell’«emergenza coronavirus», le strutture sanitarie siracusane sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l‘enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno che è ormai impossibile, il ruolo dei Carabinieri di Siracusa è quello primario nel controllo del territorio. Interloquendo con i cittadini, profondendo loro messaggi di sano atteggiamento, di non imprudenza, riportandoli nell’alveo della coscienza.

La causa dell’«epidemia coronavirus» sul territorio della provincia di Siracusa comporta gravi disagi per l’intera popolazione e le forze dell’ordine sono consapevoli di ciò, e affrontano con grande sforzo l’emergenza, per garantire assistenza e protezione a tutti i cittadini. Si tratta di un evento grave che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di «Covid19», ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al sistema sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. I Carabinieri del comando provinciale asservono giorno e notte il territorio non solo per garantire il rispetto delle disposizioni impartite dal Governo ma anche per prevenire reati in generale da parte di chi potrebbe pensare di approfittare di questa situazione di crisi. L’amore delle famiglie dei militari dell’Arma regge un ruolo molto riguardoso, per certi versi difficile da adattarsi, consapevoli che i loro cari affrontano una funzione delicata e fondamentale per la società, per il territorio, continuando a svolgere il proprio servizio con il dovere di ogni giorno per servire la Patria come la frase celebre:l’«Arma per questo è nei secoli Fedele». Le gioie e i doveri che l’uomo, il Carabiniere, deriva dall’esercizio dei doveri e delle proprie qualità sentimentali affettive che sono strettamente profonde con la famiglia e con l’Arma. Il connubio nei confronti dei figli è forte come tutti i genitori.

Questo connubio d’amore ha fatto scaturire un gesto di esaltazione di sentimento di due graziose e amorevole bambine, figlie di un Carabiniere in servizio presso la Stazione di Pachino. Gloria e Sara hanno voluto esprimere il loro sentimento verso il loro genitore donandogli un disegno rappresentativo: l’arcobaleno, la bandiera italiana e la granata (la fiamma ornamentale del berretto dei Carabinieri, con la dicitura «Se tutti insieme rispettiamo le regole possiamo vincere sul virus. Aiutaci anche tu, il nostro papà non può ma #noi restiamo a casa!!! Tutti uniti per l’Italia». Un momento emozionante che ha lasciato tutti commossi dalle parole dove è uscita tutta la sensibilità due dolcissime bambine, prematuramente avvedute. Le piccole, dopo aver responsabilmente chiesto il consenso del comandante della Stazione, hanno esposto il loro bel disegno nella sala d’attesa della Stazione Carabinieri di Pachino, nella quale anche loro vivono. Infatti il loro papà Carabiniere e la sua famiglia occupano un alloggio che l’Arma fornisce al personale per assicurarne la pronta reperibilità e la piena efficienza nel servizio. Con questo semplice disegno le due bimbe hanno voluto ringraziare il loro papà, ma simbolicamente tutte le donne e gli uomini in uniforme che, in questo periodo di straordinaria emergenza sanitaria e sociale, lavorano incessantemente a tutela della comunità. Lo stesso messaggio è stato espresso anche da una persona che ha voluto ringraziare l’operato dei Carabinieri, della Polizia di Stato e delle Forze Armate, facendo trovare, nelle adiacenze di una Stazione Carabinieri della provincia, una busta con all’interno un messaggio di ringraziamento e vicinanza per il servizio coraggiosamente reso in questo periodo, in cui si legge anche: «. . . siamo vicini a tutti voi, tutta l’Italia vi sostiene e vi ringrazia per tutto quello che state facendo. . . siamo fieri e orgogliosi di tutti voi ogni giorno onoriamo chi rischia la vita per cercare di rendere il nostro Paese un luogo sicuro. Grazie!».

Queste attestazioni di vicinanza da parte dei loro cari e di semplici cittadini aiutano i quasi cinquecento Carabinieri dell’Arma della provincia di Siracusa, diuturnamente impegnati nei gravosi servizi di queste settimane, a fare sempre meglio il loro dovere in un momento così delicato per il Paese. E per un fatto di affinità elettive, rendere meno gravoso l’impegno non c’è mezzo più sicuro di un ‘regale disegno’ per legarsi ad esso non c’è mezzo più sicuro dell’arte di due bimbe responsabili e coscienti del lavoro del papà Carabiniere. Anche nei momenti di felicità massima e della massima difficoltà, abbiamo bisogno dell’affinità elettiva dell‘amore della famiglia.

Un sorriso,
Joe Bianca